rte: le opere di Salvatore Provino in mostra al SilvaSuriMuseum a Ragusa in un itinerario che ripercorre 50 anni di attività

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*AL SILVASURIMSEUM DI RAGUSA LA MOSTRA PERSONALE **“MÒRFOSI” DI SALVATORE PROVINO. **AMICO DI GUTTUSO, L’ARTISTA SICILIANO PRESENTERÀ LE OPERE DI OLTRE 50 ANNI DI ATTIVITÀ. DAL 19 GENNAIO AL 3 FEBBRAIO A CURA DI ANTONIO VITALE. *

RAGUSA – Dal 19 gennaio al 3 febbraio 2019, a Marina di Ragusa (Ragusa), il *SilvaSuriMuseum *promuove ed ospita la mostra personale *“MòRFOSI”* di *SALVATORE PROVINO* a cura di *Antonio Vitale*.
In occasione di “MòRFOSI”, questo il *titolo della personale*, che sarà inaugurata sabato 19 gennaio alle 17,30, le sale dell’antica dimora del *Silva Suri Resort*, oggetto di un’importante operazione di restauro e contestualizzazione dell’intero complesso rurale nella suggestiva campagna ragusana che lentamente degrada verso la sua “Marina”, accoglieranno circa *ottanta opere realizzate tra il 1962 ed il 2018 *dall’artista siciliano di nascita (Bagheria, classe 1943) e romano d’adozione (dal 1960).
Un *itinerario pittorico* che abbraccia in *oltre 50 anni* di mestiere, arte, curiosità e sperimentazione, quattro tra i più importanti momenti artistici in cui poter riassumere l’espressione artistica del maestro Provino. Un viaggio singolare nella materia e nel segno che, attraverso il lavoro incessante del pittore, ci svela la profondità sensibile dell’uomo; di un Provino che, idealmente sulle orme di Ulisse, ha affrontato ed affronta la “navigazione”, senza misura e senza filtri, nel suo coetaneo e mutevole tempo di ogni giorno, facendoci approdare su territori familiari ed intimi che ci parlano della sua personale idea di contemporaneità: di un’arte alla ricerca dell’uomo, che guarda la bellezza della Natura e che tende a restituirci, tra tele e colori ad olio, il corpo mutevole della Vita.
Ecco dunque come, dapprima, la mostra saprà parlare al fruitore, tra accenti ed approfondimenti, dell’amore viscerale di Provino per i luoghi della sua amata terra di Sicilia con le sue assurde contraddizioni che la rendono un luogo unico, seducente e maledetto al contempo. Risalenti ad un periodo che va dalla *fine degli anni ’50 ai primissimi anni ’60* sono le opere che attraverso un registro pittorico *“Figurativo”* raccontano, come per istantanee successive che corrono sul sottile filo della vita e della memoria, paesaggi e volti intrisi dai colori agrumati e dalla luce accecante della sua amata Isola, che a volte però conosce le ombre di una “Sicilitudine” che rende l’isolamento fisico dell’uomo-isolano una difficoltà ulteriore, e non un’opportunità, per affrontare le prove e le durezze della vita.
*Dal ’65 al ’73* nascono numerose opere brumose dalle *pennellate formalmente “Espressioniste”* per raccontarci, sulla pagina della superficie di una tela, l’osservazione amara e dura delle cose del mondo affrontate però con un procedere ideativo che partendo dalla narrazione pittorica della *lacerazione* insegue e trova la *riparazione*. Un perenne *caos* alla ricerca della propria armonia: di un equilibrio.
*Dal ’74 al ’78 *l’incontro con la teoria delle *“Geometrie non Euclidee”* di Nicolaj Ivanovic Lobacevskij delle quali, grazie all’intervento dell’amico bagherese Renato Guttuso, avrà modo di approfondirne i contenuti, e da questi trovare gli spunti pittorici, durante i numerosi incontri con il matematico e filosofo Lucio Lombardo Radice. Nasceranno opere nelle quali “Il segno – *curvo* – si tramuta in labirinto di superficie dipinta”.
*Dal 1978* il viaggio di Provino alla ricerca della pittura di uno Spazio possibile e credibile trova il suo orizzonte espressivo, talora anche informale, in opere di *“Astrattismo plastico” *come ebbe a chiamarle il critico e storico dell’arte Giorgio Di Genova o anche, come ne parla il curatore della mostra, *“Opere dai segni lenti e materia concreta in un continuo mutante stato verso transitori spazi illusori”* nelle quali non esiste un confine ragionevole o prevedibile tra segno e materia, in un totale armonico e personalissimo confondimento tra testo e contesto.
Come scrive, ancora, *Antonio Vitale* nel catalogo che racconta Mòrfosi: *“Egli con la sua lunga opera si è reso ladro di nuovi inesplorati spazi, d’indicibili taciuti misteri che, quadro dopo quadro, cercano una soluzione ai continui interrogativi che da sempre folgorano la sua vita e la rendono stretta nella sua pelle, di un animale bambino rimasto perduto nello stupore che nasce dalla bellezza che attorno a noi fluisce e sa regalare sempre nuovi scenari ed ipotesi, di natura e d’umanità, che trovano la sintesi nella natura-umana di cui Provino ostinatamente, e velatamente, sa scrivere attingendo dalla materia della pittura, ricercando tra le miserie di singolari personaggi incontrati ed i bagliori di illuminate persone conosciute, tra i pugni che il mondo sa sferrare e le dolci carezze che una madre sa regalare. La sua vita è stigma di un’anima inquieta di chi vorrebbe, mai stanco, sempre correre come – puledro nella brughiera – spezzato dal ferro delle catene di regole ed orientamenti, di stili o stilemi artistici precedenti o precostituiti.*
*Le opere di Provino nascono per essere singolari, immerse nella pluralità discontinua di un’umanità diffusa in cerca della propria voce, del proprio canto, della propria pelle, del proprio nome.”*
*MòRFOSI* vuole essere un racconto in pittura che comunica un respiro o una trasformazione in atto che, quadro su quadro, afferma sempre qualcosa di forte ed intenso, ma che nel farlo si apre a successive ipotesi.
*Ogni opera è* al di là di sé, *altro altrove*.

>> INFO MOSTRA
S A L V A T O R E P R O V I N O
*MòRFOSI*
*a cura di* Antonio Vitale
*opere* 1962–2018
*mostra promossa da* SIVASURIMUSEUM
*organizzazione di* Salvatore Tumino
*coordinamento di *Giuseppe Vitale
*con il patrocinio di*
Regione Siciliana
Assessorato dei Beni culturali e dell’Identità siciliana
Dipartimento dei Beni culturali e dell’Identità siciliana
Comune di Ragusa
*inaugurazione **–** sabato 19 gennaio, ore 17.30*
Silva Suri Country Hotel
Contrada Pulce Carrera s.n. – Marina di Ragusa (RG)
*ufficio stampa e comunicazione di *MediaLive
*progetto grafico di* Attilio Scimone
*allestimento di* Giuseppe Corradino* e* Carmelo Bongiovanni
*traduzioni di* Denis Gailor
*mostra visitabile fino a domenica 3 febbraio 2019*
tutti i giorni *–* 10.00>>13.00 / 17.00>>20.00
ingresso gratuito
(t) +39 *0932 61 96 03* / +39 *338 10 97 177*
info@silvasuri.com / antoniopuntovitale@gmail.com

*ringraziamenti a*
Dott. Sebastiano Tusa – Assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana
Avv. Giuseppe Cassì – Sindaco di Ragusa
Arch. Calogero Rizzuto – Soprintendente ai Beni Culturali ed Ambientale di Ragusa

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