Gli azionisti, riunitisi in assemblea straordinaria lo scorso 17 dicembre, anche alla presenza del CdA, hanno formalizzato il percorso che vede in una maxi-riorganizzazione societaria, l’iter utile al consolidamento della propria posizione sul mercato europeo delle imprese che si occupano della manutenzione del verde e idraulica lungo le infrastrutture di trasporto.
Ecogest SpA diventata di fatto quest’anno, un “case history” nazionale, con una presenza capillare lungo la rete stradale e autostradale di oltre 6.300 km, in 14 regioni italiane, oltre ad un’importante presenza in 4 nazioni europee, assume, per il tramite dei suoi azionisti e del CdA, le linee guida operative di crescita sui mercati esteri.
I segnali concreti di questa riorganizzazione sono arrivati attraverso alcuni cambiamenti societari ed operativi, a partire dal completamento del rinnovo generazionale, contestualmente ad una implementazione ed un ricambio della governance, favorita dall’ingresso di nuove risorse nel management e nel CdA.
Un forte segnale è contestualmente arrivato dagli azionisti che, attraverso una radicale trasformazione della holding di famiglia, oggi *Greenway group*, hanno deciso di effettuare anche una profonda revisione degli asset ed un loro rafforzamento, attraverso aumenti di capitale sociale nel prossimo biennio per un valore complessivo di oltre 1,5 mln di euro, dei quali il primo già fatto nel marzo del 2019 a favore di Ecogest SpA, ed un consolidamento delle partecipazioni Turche e Rumene, mantenendo alto l’interesse commerciale verso questi Paesi. Greenway Group ha poi rilevato anche l’1 % di *Servizi & Infrastrutture scarl*.
L’azionista di maggioranza ha infine ceduto il *4 %* delle proprie azioni, dando inizio ad un percorso di distribuzione di quote azionarie all’interno del perimetro familiare, ed ha confermato e deliberato la decisione di aprire il capitale sociale ad investitori terzi per controvalori equivalenti ad un massimo del 35 % di quote della Ecogest Spa, nella convinzione che per crescere, “bisogna essere accompagnati da chi può avere lungimiranza ed interesse nel creare valore aggiunto anche oltre i confini nazionali”.
L’azienda si posiziona come leader italiano di manutenzione specifica, tra le prime 50 aziende Europee del settore manutentivo autostradale (il dato incorpora anche le house company delle concessionarie autostradali europee); la presenza all’estero è garantita da Ecogest Altyapi Ltd di Istanbul, che copre l’area Mediorientale, Ecogest Servicerom Srl di Bucarest che copre l’intera area Balcanica e l’est Europa, la Ecogest Poland branch di Varsavia e la Ecogest France branch che coprono anche i mercati di Spagna e Portogallo.
Dal 2018 Ecogest è socia aderente AISCAT, e dall’agosto 2019 membro di IRF (*Federazione Mondiale delle Strade*).
Dallo scorso maggio, l’azienda si è occupata, da protagonista nel proprio settore, di interventi scientifici sulla gestione del patrimonio a verde lungo le infrastrutture, di modelli manutentivi e degli effetti del cambiamento climatico sulle infrastrutture di trasporto, anche partecipando attivamente a studi convegni internazionali organizzati da ASECAP e IRF.
Questi alcuni numeri sulla capacità produttiva annua di Ecogest registrata nel 2019:
– 100.000.000 di mq. di sfalci eseguiti annualmente – 3.500 km di recinzioni autostradali mantenute annualmente – 3.500 km di rete idraulica di superficie autostradale monitorata annualmente
“Ripristini ambientali, manutenzione del verde, manutenzione delle opere idrauliche di piattaforma stradale e studi sui cambiamenti climatici e sull’impatto che essi hanno sulla vegetazione a ridosso delle infrastrutture, questo è *quello che facciamo*”, ha dichiarato *Valerio Molinari* durante l’incontro.
“Abbiamo una forte capacità organizzativa e logistica, che riflette il mezzo secolo di esperienza in questo settore, e che ci mette in grado di gestire complessi programmi di manutenzione sulle autostrade; conosciamo il nostro settore anche a livello scientifico, ed abbiamo una forte tendenza ad incrementare l’industrializzazione dei processi produttivi su strada”, prosegue *Valerio Molinari*, erede della tradizione cinquantennale, “sono profondamente convinto della importanza e strategicità progetti di internazionalizzazione anche per preparare l’azienda nel migliore dei modi al futuro, in vista del coinvolgimento diretto della nuova generazione di famiglia”.
8 gennaio 2020
ufficio comunicazione Michele Barbagallo (MediaLive) per Ecogest
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