CALTAGIRONE – Il Comune di Caltagirone mette sempre più a repentaglio la realizzazione del programma Social Housing finanziato con il Piano Nazionale di Edilizia abitativa di cui al DPCM del 16 luglio 2009.
Nonostante si attendesse da tempo il parere dell’Avvocatura dello Stato su esplicita richiesta dell’Assessorato Infrastrutture della Regione Siciliana e nonostante tale parere sia stato reso a fine marzo, soltanto in queste ore è stato reso pubblico. Ma ciò che ci sconcerta è la leggerezza con la quale l’Amministrazione Comunale, chiamata dall’Avvocatura dello Stato a vigilare, consenta al Dirigente Ing. Leonardi di comunicare alla Caltagirone Social Housing che la condotta fin qui tenuta dall’Amministrazione è corretta e quindi….. avanti tutta.
Il Comune di Caltagirone si preoccupa della nomina dei tecnici di fiducia per il collaudo statico delle opere e non di attivare “la verifica delle procedure giudiziarie pendenti e degli effetti che potrebbero determinare le indagini avviate dalla Procura della Repubblica di Caltagirone” così come imposto dall’Avvocatura dello Stato.
Da tempo ribadiamo l’esigenza che il Programma Social Housing Caltagirone non venga snaturato mantenendo il suo originario profilo e la sua capacità di incidenza in termini di riqualificazione del centro storico e ripopolamento demografico dello stesso, nonchè l’esigenza che si faccia chiarezza sulla titolarità giuridica degli immobili e sulle indagini della Magistratura.
Per questa ragione ci siamo battuti e continueremo a batterci in ogni sede affinchè Palazzo Spadaro rientri negli interventi previsti per consentire al centro storico Unesco di Caltagirone di essere riqualificato e valorizzato – evitando così che la vertenza aperta dagli eredi contro il Comune di Caltagirone non ne aggravi la condizione economica già strutturalmente deficitaria – e che la Caserma dei Carabinieri venga realizzata in un’area di proprietà del Comune.
Consideriamo il Social Housing uno strumento di fondamentale importanza per la riqualificazione del centro storico e per il suo ripopolamento demografico, soprattutto in un momento di grave sofferenza economica e sociale come quello attuale, fortemente condizionato dagli effetti della pandemia.
Riteniamo sia necessario fare chiarezza su una vicenda oggetto di pendenze civili e verifiche penali affinché si scongiuri la perdita di un finanziamento pubblico di vitale importanza per la nostra comunità.
Chiediamo, pertanto, che l’Amministrazione Comunale attui l’indirizzo che il Consiglio Comunale riunitosi in forma straordinaria in data 06 luglio 2020 le ha dato, con l’approvazione della mozione.
Caltagirone Che Verrà – 19 aprile 2021
i consiglieri comunali
Vincenzo Di Stefano
Aldo Lo Bianco
Cristina Navarra
Mario Polizzi