COMISO – Musica e cinema si sono fuse insieme grazie all’intensa carriera del grande maestro Ennio Morricone, premio Oscar e straordinario compositore. A questo indiscusso protagonista sabato scorso la Fondazione Bufalino ha dedicato uno degli appuntamenti del festival culturale “L’ingegnere di Babele” abbracciando così la settima arte tanto cara a Gesualdo Bufalino e contemporaneamente indagando il linguaggio musicale nel mondo del cinema. L’ha fatto ospitando il concerto-racconto “Inseguendo quel suono. Una storia di Ennio Morricone” a cura di Alessandro Di Rosa, compositore e scrittore, coautore insieme a Morricone dell’autobiografia ufficiale del maestro romano. L’evento è stato composto da racconti, video originali e inediti con Morricone e De Rosa e da personali arrangiamenti di brani tratti dal magnifico repertorio morriconiano, curati ed eseguiti dai maestri Claudio Farinone alla chitarra e Fausto Beccalossi alla fisarmonica.
Uno spettacolo unico, molto partecipato, che ha celebrato il connubio tra musica e cinema, in un’atmosfera suggestiva, grazie alla cura e alla passione degli artisti coinvolti.
La serata ha toccato corde emotive profonde attraverso la capacità degli artisti di evocare le immagini e le emozioni dei grandi capolavori del cinema italiano e internazionale, che hanno avuto la fortuna di avere la musica di Morricone come colonna sonora.
Pippo Digiacomo, presidente della Fondazione Bufalino, ha dichiarato: “Siamo molto orgogliosi di aver ospitato questo evento che celebra la figura di Ennio Morricone, uno dei più grandi compositori italiani di tutti i tempi. La sua musica ha fatto la storia del cinema e ancora oggi, dopo tanti anni, riesce a emozionare e a coinvolgere il pubblico di tutte le età. La Fondazione Bufalino, da sempre impegnata nella valorizzazione dell’arte e della cultura, ha trovato in questo concerto-racconto un modo originale e coinvolgente per omaggiare la figura di Morricone e per celebrare il legame indissolubile tra musica e cinema, caro anche al nostro Bufalino”.
Per Nunzio Zago, direttore del comitato scientifico della Fondazione Bufalino, “questo concerto-racconto si inserisce perfettamente nella rassegna che è ispirata al gusto delle contaminazione linguistiche tipico di Bufalino, alla sua tendenza di mettere insieme zone culturali e ambiti della cultura perfino lontane tra di loro, per non dire che Bufalino è stato un appassionato sia di musica che di cinema oltre che essere stato un grande scrittore di livello europeo”.
Dopo i saluti iniziali, che hanno visto sul palco anche il sindaco di Comiso, Maria Rita Schembari, Alessandro De Rosa ha parlato del suo rapporto con Morricone, un rapporto che gli ha cambiato la vita: “Ho incontrato Morricone a 19 anni. Diedi un cd chiedendo di diventare mio maestro. Il giorno dopo lo ascoltò e mi richiamò indirizzandomi verso specifici studi di composizione. Morricone ha cambiato la storia del cinema e della musica, con il suo lavoro ha applicato il concetto del compositore legato al cinema in modo innovativo. L’approccio al cinema e soprattutto alle immagini, hanno davvero innovato portando anche significati altri, dei significati ancora più profondi di quelli che le immagini stesse volevano raccontare. Ennio Morricone era un grande compositore ma direi anche un grande sceneggiatore che costruiva attraverso la sua musica quello che il film non diceva, quasi una sceneggiatura parallela. Ha fatto cinema, ha fatto teatro, ha fatto musica da concerto, anche musica improvvisata. Davvero una carriera unica per un compositore del suo tempo”.
Il festival “L’ingegnere di Babele” si conferma come un importante momento di incontro tra la letteratura, la musica e il cinema, che permette di indagare in profondità la complessità dei linguaggi contemporanei e di trasmettere il patrimonio culturale di Bufalino. Il prossimo appuntamento, in programma sabato 24 giugno alle 21,30, è ancora con la musica ma questa volta sarà un concerto per immagini con gli scatti di Pino Ninfa e con l’intervento di Umberto Petrin al pianoforte e di Marco Colonna al clarinetto basso.
Questa terza edizione de “L’ingegnere di Babele” gode del contributo di numerose istituzioni, tra cui il Comune di Comiso, l’Assemblea Regionale Siciliana, il Libero Consorzio Comunale di Ragusa, la Camera di Commercio del Sud Est, la Banca Agricola Popolare di Ragusa e la sponsorizzazione di Agriplast Vittoria. Gli eventi si svolgono presso il loggiato della Fondazione Gesualdo Bufalino, in Piazza delle Erbe 13. Per informazioni è possibile contattare i numeri tel. 0932.712273 – cell. 370.1268132 o visitare il sito web www.fondazionebufalino.it.
20 giugno 2023
ufficio stampa
Michele Barbagallo per MediaLive