“Centro Sicilia Bio”: continua il viaggio tra i sapori biologici della filiera corta nissena.

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Appena varcata la soglia dell’oleificio, un aroma avvolgente di olive appena molite permea l’aria, anticipando la qualità del prodotto d’eccellenza di questa stagione. È solo uno dei tanti tesori della filiera corta del “Centro Sicilia Bio,” il progetto nato per promuovere l’agricoltura biologica e sostenibile nella zona di Caltanissetta. Con il suo nuovo “educational tour”, rivolto a operatori del settore HoReCa, ristoratori, enoteche e gruppi d’acquisto, “Centro Sicilia Bio” ha aperto nuovamente le porte del cuore biologico della Sicilia, offrendo l’opportunità di scoprire una vasta gamma di prodotti tracciabili, freschi e a km 0.
Oltre all’olio extravergine d’oliva, fiore all’occhiello della produzione siciliana, la filiera del progetto include prelibatezze come le mandorle, il miele, formaggi tradizionali come il pecorino e la ricotta di pecora, vino, asparagi bianchi, fichi d’India, grano duro, orzo, pesche, albicocche, susine e limoni. Ogni prodotto viene curato con attenzione per rispettare gli standard biologici, garantendo qualità e sostenibilità.
Il nuovo educational tour ha preso il via dalla Cooperativa La Mandorla, a Butera, per poi proseguire con una visita guidata alle fasi di produzione dell’olio nel vicino oleificio Migliore, tra i più attrezzati della Sicilia. I partecipanti hanno osservato da vicino ogni passaggio della molitura, seguendo il percorso che trasforma le olive appena raccolte in un olio biologico di alta qualità. Il viaggio nel gusto è proseguito presso l’azienda agricola “Incarbone Rosaria,” dove è stato possibile degustare una selezione di prodotti biologici del territorio, veri ambasciatori della biodiversità e delle tradizioni siciliane.
Finanziato dal GAL Terre del Nisseno attraverso fondi PSR e coordinato dalla cooperativa “La Mandorla”, il progetto “Centro Sicilia Bio” si impegna a mantenere un dialogo diretto tra produttori e consumatori, incentivando il consumo di alimenti tracciabili e sani, che rispecchiano le stagionalità e riducono i costi d’intermediazione. La filiera corta permette di rafforzare il mercato dei prodotti biologici locali, sostenendo l’economia del territorio e alimentando una maggiore consapevolezza tra i consumatori.
Oltre alla scoperta dei sapori autentici, l’evento ha offerto ai partecipanti un’importante occasione di networking con i produttori locali, creando potenziali opportunità di collaborazione per ampliare le offerte con prodotti bio e a km 0, sempre più apprezzati dai consumatori.
15 novembre 202 4

ufficio stampa

Michele Barbagallo per MediaLive

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