Un’edizione particolare per Ibla Buskers 2024 che accenderà la luce, dal 4 al 6 ottobre, sul quartiere di Ragusa “Supra”, ovvero il quartiere di Ragusa superiore nato dopo il terribile terremoto del 1693 che distrusse il Val di Noto. Lo si farà nel ricordo di Henry Blondeau, buskers di fine Ottocento, pilota della sua mongolfiera, suo strumento di lavoro divenuto simbolo proprio del festival degli artisti di strada di Ragusa, ormai conosciuto a livello internazionale. Ma lo si farà anche per dare risposta a quella che è un’emergenza che sente l’associazione Edrisi che da 29 anni organizza il festival, ovvero dare ossigeno a questa parte di città, proprio come avvenuto per Ragusa Ibla anche grazie alla manifestazione e a centinaia di artisti che si sono via via susseguiti. Nel post social diffuso stamani sui canali del festival, c’è tutto il senso di questa particolare quanto delicata operazione culturale e di rilancio che rivolge i riflettori su quest’area della città da dove, in qualche modo, a fine Ottocento, è iniziata la storia che ha ispirato l’avvio di Ibla Buskers.
Il ricordo di Henry Blondeau e la città si prepara alla festa.
Ragusa “Supra”, 3 settembre 1890, ricorrenza del Patrono San Giovanni; Henry Blondeau esperto aeronauta, trapezista e ginnasta belga con la sua mongolfiera è l’attrazione della festa.
La sua esibizione lo vedrà volare sulla mongolfiera usando il trapezio invece del cestello ed eseguire in ascensione i suoi numeri acrobatici. L’attesa per lo spettacolo è spasmodica e tutta la città ne è coinvolta. Improvviso il forte vento di maestrale si alza impetuoso ma, nonostante il pericolo, Blondeau, anche in risposta alle sollecitazioni della folla rumoreggiante, scioglie le funi dell’aerostato e prende il volo. Sarà il suo ultimo volo, il vento turbinoso, porterà l’aerostato a schiantarsi sulle rocce degli Iblei e per lo sfortunato Blondeau non ci sarà scampo.
Nell’ottobre del 1995, 29 anni fa, un curioso e fascinoso manifesto ricopre i muri della città ed ha come elemento centrale una grande mongolfiera; è l’affiche della prima edizione di Ibla Buskers.
La mongolfiera, simbolo di ricerca di libertà e fantasia ma anche ricordo di E. Blondeau, coraggioso buskers di fine Ottocento, ne diventa logo chiaro e riconoscibile.
La manifestazione nasce dall’esigenza di creare un evento che possa dare energia e vitalità alla zona della città allora più in difficoltà: il quartiere di Ibla. L’idea è quella di operare rispettando gli spazi urbani, dialogare con i luoghi reinterpretandoli, facendoli rivivere e l’arte di strada è parso lo strumento appropriato per intervenire.
Ibla, con il suo fascinoso assetto urbanistico, i suoi scorci e le sue atmosfere, si sono rilevati complici perfetti e per 28 anni l’affiche, sempre diversa e sorprendente, con la mongolfiera sempre presente, scandisce il tempo annunciando l’arrivo di ottobre e con esso, un appuntamento diventato per molti imperdibile.
Ibla Buskers è divenuta, per longevità, flusso di presenze, gradimento e coinvolgimento una delle manifestazioni più importanti per la nostra comunità, conquistandosi rispetto, credibilità, simpatia e consenso anche in ambito internazionale.
Il quartiere di Ibla e con esso la città di Ragusa hanno ricevuto, dalle ottime performance del festival, un sensibile ritorno economico diretto oltre che un lusinghiero ritorno di immagine.
Con il nostro impegno, abbiamo cercato di animare il quartiere sin nei suoi spazi reconditi, ed abbiamo contribuito alla sua rinascita.
Ibla molto ci ha dato e noi da essa vogliamo continuare a ricevere ed ad essa vogliamo continuare presto a tornare a dare.
Il festival in questi anni è cresciuto tantissimo in termini di livello artistico e le performance che propone sono di grande qualità ed impatto come testimonia l’alto gradimento tributato dal pubblico.
L’esperienza organizzativa è maturata riuscendo a gestire negli anni situazioni complesse in spazi delicati. La forza comunicativa del festival, il seguito e l’interesse che comunque l’evento suscita, sono evidenti. Tutti risultati conseguiti, con grande spirito di sacrificio, costanza ed impegno, che condividiamo volentieri con la comunità cittadina.
Da queste premesse prende corpo la eccezionalità di Ibla Buskers 2024.
Il centro storico di Ragusa Superiore (Supra) attraversa ormai da diverso tempo una crisi di identità evidente, ancor più complessa di quella che negli anni novanta attraversava il quartiere di Ibla. Eppure il tessuto urbano di Supra, nonostante le “ferite sacrileghe” subite nel tempo con le demolizioni di edifici storici sostituiti con costruzioni spesso di pessimo impatto, conserva la sua identità.
Il bello, l’attrattivo, l’interessante è presente, a vista ma al contempo offuscato dalla polvere della trascuratezza; l’arte ed il gusto emergono in tantissimi episodi, ma si confondono nell’indefinitezza dell’insieme.
La storia intera di una città è intrecciata alle cantunere dei palazzi, agli angoli e curtigghi del centro storico, e fa di SUPRA il luogo dell’anima dei ragusani.
Oggi, il quartiere per i tanti che lo hanno frequentato nelle varie fasi della vita e per quelli più giovani che ne hanno avuto trasmesso il ricordo, risulta essere un posto distante, un luogo quasi estraneo.
In questo 2024 abbiamo preso coscienza che non possiamo più esimerci dal mettere a disposizione di questo luogo fondativo della nostra comunità, la capacità operativa, il credito di esperienza ed il prestigio maturato in tutti questi anni nel tentativo di offrire un apporto qualificato alla definizione di un’identità chiara del quartiere di Supra.
L’edizione 29 determinerà quindi l’eccezione con un cambio di paradigma che porterà il suo svolgimento tra le piazze, le cantunere, e le corti del quartiere di Supra.
Un evento speciale che rappresenterà una graditissima sorpresa per l’affezionato ed esigente pubblico che segue il festival.
Attraverseremo il Ponte Vecchio, ci immergeremo tra le viuzze dell’imbocco del ponte (u buccagghiu ‘o ponti), scenderemo fino o “tunnu e Putie di Via Rapisardi e la gradinata della discesa Santa Maura sarà una location sorprendente.
Percorreremo la Ragusa del Novecento, unendo luoghi popolari come quelli attorno a San Sebastiano a spazi di grande qualità come il cortile del Palazzo Schininà oggi sede del Vescovado o il cortile della Prefettura ed il chiostro del Collegio di Maria con performance adatte ai questi prestigiosi luoghi; le piazze ( San Salvatore, delle Poste, San Giovanni, U cianu) ci consentiranno per le loro dimensioni di proporre spettacoli di grande impatto scenografico.
Tutta l’area centrale di Supra sarà interessata e particolare attenzione metteremo nel cercare di attenuare le dissonanze ed evidenziare le tantissime assonanze presenti nel Centro Storico riversandogli tutta l’energia e la vitalità che il festival ha dimostrato di saper produrre.
Lo faremo con grande rispetto degli attori (associazioni, enti, soggetti privati ed operatori economici) che in questi anni hanno tenuto duro e sono presenti in quella difficile area nel tentativo di contribuire ad un rilancio armonioso del quartiere di Supra.
Ibal Buskers 2024 edizione speciale Supra consentirà ai tanti ragusani di ripercorrere con ritrovato stimolo le vie del vissuto passato, e ai tanti visitatori del festival di scoprire spazi e luoghi accattivanti.
Gli spettacoli del cartellone, in via di definizione, saranno di un livello pari se non superiore a quello espresso negli anni dal Festival. I nuovi spazi scenici e le nuove ambientazioni contribuiranno ad aumentare curiosità ed interesse.
Quest’anno, visto il nuovo scenario d’intervento promettiamo una tempestiva comunicazione dei dettagli dell’evento per consentire di organizzarsi meglio nel nuovo spazio scenico che ci accoglierà.
Buon festival a tutti.
www.iblabuskers.it 4 settembre 2024
ufficio stampa
Michele Barbagallo per MediaLive